DAL DECRETO “CURA ITALIA” UNA PRIMA RISPOSTA ALLA CRISI
Il Decreto Legge 17 marzo 2020 n.18, cosiddetto Decreto Cura Italia, ha rappresentato una prima risposta alla crisi “Coronavirus” sul piano economico, con utilizzo di tutto il limite di indebitamento netto autorizzato dal Parlamento.
Si articola su cinque assi:
1. finanziamento aggiuntivo per il sistema sanitario nazionale, protezione civile e gli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza;
2. sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito;
3. iniezione di liquidità nel sistema del credito;
4. sospensione obblighi di versamento per tributi e contributi;
5. misure di sostegno per specifici settori economici.
Nel decreto sono state introdotte anche alcune nuove disposizioni in materia lavoro per fronteggiare l’emergenza sanitaria, prevedendo:
1. strumenti di sostegno per lavoratori e aziende con trattamenti di cassa integrazione ordinaria e straordinaria nelle attività danneggiate dall’emergenza sanitaria;
2. congedi e permessi tali da permettere ai lavoratori di assistere familiari e minori;
3. indennità per collaboratori, lavoratori autonomi e lavoratori stagionali del settore turismo.
Viene inoltre prevista la possibilità per i lavoratori dipendenti di accedere al “lavoro agile” e vengono sospese le procedure di licenziamento.
E’ stato infine programmato per il 2020 uno specifico credito d’imposta, il cosiddetto Bonus Negozi e Botteghe, a favore degli esercenti attività d’impresa. L’agevolazione, pari al 60% del canone di locazione di marzo 2020, non spetta però per le attività essenziali.